Valutazione Sante Monachesi
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Biografia
Sante Monachesi è stato un artista, pittore e scultore italiano nato a Macerata il 10 gennaio 1910. Dopo aver completato gli studi presso la Regia Scuola di tirocinio di Macerata, si trasferì a Roma dove nel 1936 frequentò il corso di scenografia al Centro Sperimentale di Cinematografia. Influenzato dal volume di Umberto Boccioni "Pittura e scultura futuriste", Monachesi sviluppò negli anni Trenta una produzione artistica caratterizzata da strutture spiraliche e diagonali, dando vita alla sua personale "Extra Plastica Futurista Aerodinamica". Nel 1932 fondò insieme a Bruno Tano e altri artisti il "Movimento Futurista nelle Marche", noto anche come Gruppo Futurista Umberto Boccioni, segnando un momento fondamentale nella sua carriera artistica.
Durante gli anni Trenta partecipò a importanti esposizioni, tra cui l'Esposizione Universale di Parigi nel 1936, la XXI Biennale di Venezia nel 1938 e la III Quadriennale di Roma nel 1939, con presentazioni di rilievo come quella di F.T. Marinetti. La sua opera fu apprezzata da critici e intellettuali di spicco come Filippo Tommaso Marinetti, Palma Bucarelli, Giulio Carlo Argan e Giorgio Bassani.
Dopo l’esperienza futurista, Monachesi orientò la sua ricerca verso una poetica figurativa caratterizzata da ampi piani cromatici e filature sintetiche, visibile nelle sue opere degli anni Quaranta e Cinquanta, ispirate anche dal soggiorno parigino nel dopoguerra. Tra le sue opere più note di questo periodo si ricordano i cicli "Muri ciechi", "Parigi", "Fiori" e "Clownesses". La sua produzione spazia dalla pittura alla scultura, con particolare attenzione alle forme primarie e all’uso di materiali come gessi e terrecrude.
Monachesi è considerato una figura di rilievo nel panorama artistico italiano del Novecento, con un percorso che ha saputo coniugare il futurismo con una continua evoluzione stilistica.
Durante gli anni Trenta partecipò a importanti esposizioni, tra cui l'Esposizione Universale di Parigi nel 1936, la XXI Biennale di Venezia nel 1938 e la III Quadriennale di Roma nel 1939, con presentazioni di rilievo come quella di F.T. Marinetti. La sua opera fu apprezzata da critici e intellettuali di spicco come Filippo Tommaso Marinetti, Palma Bucarelli, Giulio Carlo Argan e Giorgio Bassani.
Dopo l’esperienza futurista, Monachesi orientò la sua ricerca verso una poetica figurativa caratterizzata da ampi piani cromatici e filature sintetiche, visibile nelle sue opere degli anni Quaranta e Cinquanta, ispirate anche dal soggiorno parigino nel dopoguerra. Tra le sue opere più note di questo periodo si ricordano i cicli "Muri ciechi", "Parigi", "Fiori" e "Clownesses". La sua produzione spazia dalla pittura alla scultura, con particolare attenzione alle forme primarie e all’uso di materiali come gessi e terrecrude.
Monachesi è considerato una figura di rilievo nel panorama artistico italiano del Novecento, con un percorso che ha saputo coniugare il futurismo con una continua evoluzione stilistica.