Valutazione Giorgio De Chirico
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Biografia
Giorgio de Chirico nacque il 10 luglio 1888 a Volos, in Grecia, da genitori italiani appartenenti alla nobiltà. Suo padre, Evaristo, era un ingegnere ferroviario di origini siciliane, mentre la madre, Gemma Cervetto, era una nobildonna genovese. Trascorse l'infanzia tra Volos e Atene, dove iniziò i primi studi di disegno. Nel 1906, dopo la morte del padre, si trasferì con la famiglia a Monaco di Baviera, dove frequentò l'Accademia di Belle Arti, approfondendo l'arte di Böcklin e Klinger e studiando la filosofia di Nietzsche e Schopenhauer.
Nel 1910 iniziò a sviluppare il suo stile metafisico, ispirato dalle piazze deserte e dalle architetture monumentali, che lo resero uno dei principali innovatori della pittura metafisica. Tra il 1911 e il 1915 visse a Parigi, partecipando ai saloni annuali, mentre durante la Prima Guerra Mondiale si stabilì a Ferrara, dove conobbe artisti come Carlo Carrà e Filippo De Pisis. Nel 1919 tenne la sua prima mostra personale a Roma e partecipò a numerose esposizioni in Italia e all'estero, influenzando il movimento surrealista.
Negli anni '20 adottò uno stile più classico, ispirandosi agli antichi maestri, e tra il 1924 e il 1929 visse nuovamente a Parigi. Nel 1926 aderì al movimento del Novecento, suscitando critiche e allontanamenti nel mondo artistico. Negli anni successivi si dedicò anche al teatro e alla scultura, mentre negli anni '70 sviluppò la cosiddetta "Neometafisica", reinterpretando i suoi soggetti iconici. Morì a Roma il 20 novembre 1978, lasciando un'eredità fondamentale nell'arte moderna italiana.
Nel 1910 iniziò a sviluppare il suo stile metafisico, ispirato dalle piazze deserte e dalle architetture monumentali, che lo resero uno dei principali innovatori della pittura metafisica. Tra il 1911 e il 1915 visse a Parigi, partecipando ai saloni annuali, mentre durante la Prima Guerra Mondiale si stabilì a Ferrara, dove conobbe artisti come Carlo Carrà e Filippo De Pisis. Nel 1919 tenne la sua prima mostra personale a Roma e partecipò a numerose esposizioni in Italia e all'estero, influenzando il movimento surrealista.
Negli anni '20 adottò uno stile più classico, ispirandosi agli antichi maestri, e tra il 1924 e il 1929 visse nuovamente a Parigi. Nel 1926 aderì al movimento del Novecento, suscitando critiche e allontanamenti nel mondo artistico. Negli anni successivi si dedicò anche al teatro e alla scultura, mentre negli anni '70 sviluppò la cosiddetta "Neometafisica", reinterpretando i suoi soggetti iconici. Morì a Roma il 20 novembre 1978, lasciando un'eredità fondamentale nell'arte moderna italiana.