Valutazione Mario Schifano
Possiedi un'opera di Mario Schifano da vendere? Richiedi una stima gratuita e confidenziale.Colasanti Casa d'Aste può assisterti attraverso l'intero processo di vendita all'asta dei beni in tuo possesso, per valorizzarli al massimo.Mario Schifano, nato a Homs (Libia Italiana) nel 1934 e scomparso a Roma nel 1998, è considerato uno dei maggiori esponenti della Pop Art italiana e un artista di spicco nel panorama nazionale e internazionale degli anni Sessanta. Figlio di un archeologo responsabile degli scavi a Leptis Magna in Libia, dopo un apprendistato al Museo Etrusco di Villa Giulia esordisce nel 1960 con una mostra alla Galleria La Salita di Roma presentata da Pierre Restany. È del 1961 la seconda personale alla galleria La Tartaruga a Roma; mentre l’anno seguente il pittore Mario Schifano è presente alla mostra The New Realists a New York, occasione che gli offre la possibilità di interfacciarsi con la Pop Art, in anticipo di due anni rispetto alla Biennale di Venezia del ’64. Conosce la gallerista Ileana Sonnabend che nel 1963 lo porta ad esporre nel suo spazio parigino. Nel 1964 l'artista Mario Schifano partecipa alla Biennale di Venezia con dei lavori ispirati al paesaggio, allontanandosi dall’estetica pop; intanto inizia le prime sperimentazioni cinematografiche. Dagli anni Settanta, gran parte della sua produzione artistica e` riconducibile alla poetica informale caratterizzata dalla pittura gestuale fatta con sgocciolature e impasto materico. Negli anni Ottanta è invitato in diverse mostre di rilievo, curate da Germano Celant e Achille Bonito Oliva. La sua pittura si fa gestuale e materica e nel 1996 omaggia la televisione, ovvero la sua “Musa Ausiliaria”, con un’azione presentata in una mostra itinerante nel sud America tra il 1996 e il 1998, anno in cui si spegne a Roma. Schifano si distinse per la sua capacità di fondere pittura, musica, cinema, fotografia e video, sperimentando tecniche innovative, tele realizzate con elaborazioni grafiche al computer. Le sue opere sono caratterizzate da tele di grandi dimensioni, spesso monocrome, con l’uso di numeri, lettere e soggetti ispirati alla cultura popolare e pubblicitaria, come le celebri rappresentazioni di marchi quali Coca Cola ed Esso. La sua produzione artistica è stata molto prolifica e variegata, spaziando dall’astratto all’informale, con celebri cicli come i “Paesaggi anemici” e le “Vedute interrotte”. Schifano fu anche un personaggio eccentrico e mondano, definito “pittore puma” da Goffredo Parise per la sua energia e stile distintivo.