Valutazione Guido Strazza
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Biografia
Guido Strazza è un artista italiano nato a Santa Fiora il 21 dicembre 1922. Dopo aver trascorso l'infanzia e la giovinezza nel suo paese natale, si iscrive all'Università La Sapienza di Roma dove consegue la laurea in ingegneria civile nel 1946. Già a vent'anni, nel 1942, entra nel circolo dei Futuristi italiani e partecipa a mostre di aeropittura, collaborando con Filippo Tommaso Marinetti, figura di spicco del movimento futurista. Nel 1948 abbandona la professione di ingegnere per dedicarsi completamente alla pittura.
Negli anni successivi viaggia e lavora in Sud America, in particolare in Brasile, Cile e Perù, dove partecipa alle Biennali di San Paolo del 1951 e 1953. A Lima collabora con artisti e architetti per la ricostruzione di Callao dopo un terremoto. Nel 1954 torna in Italia e si stabilisce tra Milano e Venezia, dove vive un periodo di grande fermento creativo. Espone opere come i "Racconti segnici su pitture in rotolo" al Museo Ludwig di Colonia e i "Paesaggi Olandesi" allo Stedelijk Museum di Amsterdam.
Nel corso della sua carriera si avvicina anche all'incisione, approfondendo il rapporto tra segno, luce e colore, e partecipa a importanti eventi come la Biennale di Venezia del 1968 e la X Quadriennale Nazionale a Roma. Ha vissuto e lavorato a Roma, dove è stato docente e direttore dell'Accademia di Belle Arti. La sua ricerca artistica si concentra sul segno come chiave d'accesso all'essenza della natura, esplorando linguaggi espressivi che uniscono pittura e incisione.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, e sono presenti in aste di rilievo, tra cui quelle organizzate da Colasanti Casa d'Aste. Guido Strazza è considerato una figura significativa dell'arte italiana del Novecento, con un percorso che unisce l'eredità futurista a una continua sperimentazione formale.
Negli anni successivi viaggia e lavora in Sud America, in particolare in Brasile, Cile e Perù, dove partecipa alle Biennali di San Paolo del 1951 e 1953. A Lima collabora con artisti e architetti per la ricostruzione di Callao dopo un terremoto. Nel 1954 torna in Italia e si stabilisce tra Milano e Venezia, dove vive un periodo di grande fermento creativo. Espone opere come i "Racconti segnici su pitture in rotolo" al Museo Ludwig di Colonia e i "Paesaggi Olandesi" allo Stedelijk Museum di Amsterdam.
Nel corso della sua carriera si avvicina anche all'incisione, approfondendo il rapporto tra segno, luce e colore, e partecipa a importanti eventi come la Biennale di Venezia del 1968 e la X Quadriennale Nazionale a Roma. Ha vissuto e lavorato a Roma, dove è stato docente e direttore dell'Accademia di Belle Arti. La sua ricerca artistica si concentra sul segno come chiave d'accesso all'essenza della natura, esplorando linguaggi espressivi che uniscono pittura e incisione.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero, e sono presenti in aste di rilievo, tra cui quelle organizzate da Colasanti Casa d'Aste. Guido Strazza è considerato una figura significativa dell'arte italiana del Novecento, con un percorso che unisce l'eredità futurista a una continua sperimentazione formale.