Valutazione Carlo Levi
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Biografia
Carlo Levi, nato a Torino il 29 novembre 1902 e scomparso a Roma il 4 gennaio 1975, è stato uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento, noto come scrittore, pittore e antifascista. Proveniente da una famiglia ebraica dell’alta borghesia torinese, Levi si formò culturalmente e politicamente in un ambiente stimolante, grazie anche alla parentela con Claudio Treves, esponente di spicco del socialismo italiano. Dopo aver frequentato il liceo Alfieri, si laureò in medicina all’Università di Torino, ma la sua passione per la pittura e la letteratura lo portò a dedicarsi ben presto all’arte e all’impegno civile.
Levi fu un attivo oppositore del regime fascista: arrestato e confinato in Basilicata tra il 1935 e il 1936, visse a Grassano e poi ad Aliano, esperienza che segnò profondamente la sua vita e la sua opera. Durante il confino, esercitò la professione di medico e si confrontò con la realtà arretrata e sottosviluppata del Mezzogiorno, temi che avrebbe poi affrontato nel celebre libro Cristo si è fermato a Eboli, pubblicato nel 1945 e considerato un classico della letteratura italiana. Quest’opera lo rese uno dei maggiori portavoce della questione meridionale e gli valse riconoscimenti internazionali.
Parallelamente alla carriera letteraria, Carlo Levi coltivò con grande successo la pittura, sviluppando uno stile originale che fonde realismo e suggestioni simboliche. Levi fu anche attivo nella politica postbellica, eletto senatore della Repubblica e impegnato nella difesa dei diritti civili. La sua figura rimane un punto di riferimento fondamentale per la cultura italiana del XX secolo.
Levi fu un attivo oppositore del regime fascista: arrestato e confinato in Basilicata tra il 1935 e il 1936, visse a Grassano e poi ad Aliano, esperienza che segnò profondamente la sua vita e la sua opera. Durante il confino, esercitò la professione di medico e si confrontò con la realtà arretrata e sottosviluppata del Mezzogiorno, temi che avrebbe poi affrontato nel celebre libro Cristo si è fermato a Eboli, pubblicato nel 1945 e considerato un classico della letteratura italiana. Quest’opera lo rese uno dei maggiori portavoce della questione meridionale e gli valse riconoscimenti internazionali.
Parallelamente alla carriera letteraria, Carlo Levi coltivò con grande successo la pittura, sviluppando uno stile originale che fonde realismo e suggestioni simboliche. Levi fu anche attivo nella politica postbellica, eletto senatore della Repubblica e impegnato nella difesa dei diritti civili. La sua figura rimane un punto di riferimento fondamentale per la cultura italiana del XX secolo.