Valutazione Roberto Marcello Baldessari IRAS
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Biografia
Roberto Marcello Baldessari, noto con lo pseudonimo Iras, nacque a Innsbruck il 23 marzo 1894 e morì a Roma il 22 giugno 1965. La sua famiglia si trasferì a Rovereto poco dopo la sua nascita a causa dei moti anti-italiani. Fin da giovane si avvicinò all'arte frequentando la Scuola Reale Elisabettiana di Rovereto e successivamente l'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove entrò in contatto con importanti artisti dell'avanguardia come Gino Rossi e Arturo Martini. Negli anni Venti adottò lo pseudonimo Iras, invertendo le ultime lettere del suo cognome per distinguersi dall'architetto Luciano Baldessari, anch'egli futurista.
Durante la sua carriera, Baldessari si dedicò principalmente alla pittura e all'incisione, esplorando diverse correnti artistiche tra cui il futurismo, il dadaismo e l'astrattismo. Partecipò a importanti mostre futuriste, tra cui quella di Parigi nel 1921 e la XIX Biennale di Venezia, oltre alla Mostra di aeropittura di Filippo Tommaso Marinetti nel 1934. I suoi viaggi in Europa, in particolare in Germania, Francia, Spagna e Paesi Bassi, gli permisero di entrare in contatto con le principali avanguardie del tempo, arricchendo il suo linguaggio artistico.
Dopo un periodo di sperimentazione e un breve ritorno al futurismo, si stabilì definitivamente a Rovereto, dove realizzò incisioni e affreschi. La sua opera si caratterizza per l'uso di linee geometriche semplici, l'attenzione alla luce e all'ombra come elementi costruttivi e una reinterpretazione personale del dinamismo plastico di Boccioni. Baldessari è ricordato come un artista versatile e innovativo, capace di coniugare tradizione e modernità nel panorama artistico italiano del XX secolo.
Durante la sua carriera, Baldessari si dedicò principalmente alla pittura e all'incisione, esplorando diverse correnti artistiche tra cui il futurismo, il dadaismo e l'astrattismo. Partecipò a importanti mostre futuriste, tra cui quella di Parigi nel 1921 e la XIX Biennale di Venezia, oltre alla Mostra di aeropittura di Filippo Tommaso Marinetti nel 1934. I suoi viaggi in Europa, in particolare in Germania, Francia, Spagna e Paesi Bassi, gli permisero di entrare in contatto con le principali avanguardie del tempo, arricchendo il suo linguaggio artistico.
Dopo un periodo di sperimentazione e un breve ritorno al futurismo, si stabilì definitivamente a Rovereto, dove realizzò incisioni e affreschi. La sua opera si caratterizza per l'uso di linee geometriche semplici, l'attenzione alla luce e all'ombra come elementi costruttivi e una reinterpretazione personale del dinamismo plastico di Boccioni. Baldessari è ricordato come un artista versatile e innovativo, capace di coniugare tradizione e modernità nel panorama artistico italiano del XX secolo.