Valutazione Pericle Fazzini
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Biografia
Pericle Fazzini (Grottammare, 4 maggio 1913 – Roma, 4 dicembre 1987) è stato uno dei più importanti scultori e pittori italiani del Novecento, noto anche come 'lo scultore del vento'. La sua formazione artistica inizia nella bottega del padre, Vittorio, abile intagliatore ed ebanista a Grottammare, dove Pericle apprende le prime tecniche di lavorazione del legno e sviluppa una precoce sensibilità per la scultura. Grazie all'aiuto del poeta Mario Rivosecchi, nel 1929 si trasferisce a Roma per frequentare i corsi di disegno dell'Accademia di Belle Arti, immergendosi nella vivace scena artistica della capitale.
A Roma, Fazzini frequenta la Scuola Libera del Nudo e partecipa a importanti esposizioni come la II Quadriennale di Roma nel 1935, dove ottiene un premio per gli altorilievi 'Danza' e 'Tempesta'. Nel 1938 apre il suo studio in via Margutta, che diventa il centro della sua attività creativa per tutta la vita. Espone con successo a Parigi, Roma e alla Biennale di Venezia, affermandosi con opere come 'Ritratto di Ungaretti' e 'Giovane che ascolta'. Fazzini è tra i principali esponenti della Scuola Romana e partecipa al movimento artistico 'Corrente', collaborando con riviste e artisti di rilievo.
Nel corso della sua carriera, Fazzini lavora con diversi materiali, dal legno al bronzo, e si distingue per uno stile che unisce plasticità, movimento e un'attenzione al 'non finito', enfatizzando le qualità espressive delle sue opere. Insegna al Museo Artistico Industriale di Roma dal 1937 al 1952, poi all'Accademia di Belle Arti di Firenze e all'Accademia di Brera di Milano. Nel 1968 vince il Premio Feltrinelli per la Scultura, riconoscimento prestigioso che sancisce il suo ruolo di protagonista assoluto della scultura italiana del XX secolo.
A Roma, Fazzini frequenta la Scuola Libera del Nudo e partecipa a importanti esposizioni come la II Quadriennale di Roma nel 1935, dove ottiene un premio per gli altorilievi 'Danza' e 'Tempesta'. Nel 1938 apre il suo studio in via Margutta, che diventa il centro della sua attività creativa per tutta la vita. Espone con successo a Parigi, Roma e alla Biennale di Venezia, affermandosi con opere come 'Ritratto di Ungaretti' e 'Giovane che ascolta'. Fazzini è tra i principali esponenti della Scuola Romana e partecipa al movimento artistico 'Corrente', collaborando con riviste e artisti di rilievo.
Nel corso della sua carriera, Fazzini lavora con diversi materiali, dal legno al bronzo, e si distingue per uno stile che unisce plasticità, movimento e un'attenzione al 'non finito', enfatizzando le qualità espressive delle sue opere. Insegna al Museo Artistico Industriale di Roma dal 1937 al 1952, poi all'Accademia di Belle Arti di Firenze e all'Accademia di Brera di Milano. Nel 1968 vince il Premio Feltrinelli per la Scultura, riconoscimento prestigioso che sancisce il suo ruolo di protagonista assoluto della scultura italiana del XX secolo.