Valutazione Mario Sironi
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Biografia
Mario Sironi è stato uno dei più importanti artisti italiani del Novecento, nato a Sassari il 12 maggio 1885 e morto a Milano il 13 agosto 1961. Proveniente da una famiglia con forti radici artistiche e culturali, Sironi si formò a Roma all'Accademia di Belle Arti, dove entrò in contatto con figure di rilievo come Giacomo Balla e Umberto Boccioni. Inizialmente vicino al Futurismo, Sironi evolse il suo stile verso una pittura più monumentale e simbolica, diventando uno dei fondatori nel 1922 del movimento Novecento Italiano, che promuoveva una moderna classicità nell'arte.
Nel corso della sua carriera, Sironi si distinse non solo come pittore ma anche come scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico, contribuendo in modo significativo alla pittura murale negli anni Trenta. La sua arte fu influenzata da correnti come il Futurismo e il Metafisico, e si caratterizzò per un forte senso di monumentalità e una visione spesso cupa e drammatica, soprattutto negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale.
Durante il periodo fascista, Sironi fu un convinto sostenitore del regime, ruolo che influenzò la sua produzione artistica e la sua reputazione postbellica. Nonostante le difficoltà personali, tra cui la perdita della figlia e un progressivo isolamento, continuò a esporre fino alla sua morte per broncopolmonite nel 1961 a Milano. La sua opera rimane fondamentale per comprendere l'arte italiana del primo Novecento e il rapporto tra arte e politica in quel periodo.
Nel corso della sua carriera, Sironi si distinse non solo come pittore ma anche come scultore, architetto, illustratore, scenografo e grafico, contribuendo in modo significativo alla pittura murale negli anni Trenta. La sua arte fu influenzata da correnti come il Futurismo e il Metafisico, e si caratterizzò per un forte senso di monumentalità e una visione spesso cupa e drammatica, soprattutto negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale.
Durante il periodo fascista, Sironi fu un convinto sostenitore del regime, ruolo che influenzò la sua produzione artistica e la sua reputazione postbellica. Nonostante le difficoltà personali, tra cui la perdita della figlia e un progressivo isolamento, continuò a esporre fino alla sua morte per broncopolmonite nel 1961 a Milano. La sua opera rimane fondamentale per comprendere l'arte italiana del primo Novecento e il rapporto tra arte e politica in quel periodo.