Benvenuto Ferrazzi

Benvenuto Ferrazzi, nato a Castel Madama nel 1892 e scomparso a Roma nel 1969, è stato uno dei principali esponenti della Scuola romana nella prima metà del Novecento. Figlio del pittore Stanislao Ferrazzi e fratello del noto accademico Ferruccio, Benvenuto cresce in un ambiente artistico che lo spinge fin da giovane a dedicarsi alla pittura. All’età di soli quindici anni, decide di cambiare il proprio nome da Riccardo a Benvenuto, in omaggio al grande Benvenuto Cellini, segnando così una svolta personale e artistica. Inizia la sua formazione copiando i capolavori nei musei romani, muovendo i primi passi in un contesto artistico ancora legato al conservatorismo, ma che vede già emergere le prime avanguardie futuriste con Balla, Boccioni e Severini.
Ferrazzi si afferma rapidamente come figura eccentrica e visionaria, capace di raccontare il "lato oscuro" della Roma contemporanea attraverso una pittura intensa e suggestiva. La sua presenza costante nei principali eventi espositivi della capitale per oltre cinquant’anni testimonia la stima di cui godeva presso critici e collezionisti. Tra i suoi primi estimatori spicca Anton Giulio Bragaglia, che ospita ben cinque mostre personali di Ferrazzi negli anni Venti e Trenta, riconoscendo il valore della sua arte. Molte delle sue opere sono oggi conservate presso istituzioni prestigiose come il Museo di Roma e la Galleria Comunale d’Arte Moderna, che le hanno acquisite come preziosi documenti di una "città che andava scomparendo".
La sua produzione spazia dai paesaggi urbani ai ritratti e alle nature morte, sempre caratterizzati da una forte personalità espressiva. La sua figura, a lungo trascurata dagli studi sulla Scuola romana, è stata recentemente riscoperta grazie a mostre antologiche e cataloghi dedicati, che ne hanno riaffermato il ruolo centrale nella storia dell’arte italiana del XX secolo.