Renato Guttuso

(Bagheria, 1911 - Roma, 1987)

olio su tela, firmato in basso a destra, firmato e datato sul retro, entro cornice

Opera in corso di archiviazione presso gli Archivi Guttuso, Roma.


Le nature morte di Renato Guttuso rappresentano uno dei nuclei più significativi della sua produzione, in cui l’artista condensa la propria visione realista e il profondo legame con la sua terra d’origine, la Sicilia. In queste opere, dedicate rispettivamente ai limoni e ai fichi d’India, i frutti diventano emblemi della luce e della vitalità del Mediterraneo, trasfigurati dalla materia pittorica densa e dal colore acceso che contraddistingue lo stile del pittore. I limoni, con la loro brillantezza gialla e la purezza delle forme, rimandano all’energia solare e alla luminosità del paesaggio siciliano; i fichi d’India, dai toni caldi e contrastanti, evocano la natura selvaggia e generosa dell’isola, simbolo di resistenza e di forza vitale. In entrambi i casi, Guttuso non si limita a descrivere la realtà, ma la interpreta con intensità emotiva, trasformando gli oggetti quotidiani in metafore poetiche della vita e delle sue radici. Le composizioni si distinguono per la solidità plastica delle forme, per la vibrazione cromatica e per la luce che sembra scaturire dall’interno stesso dei soggetti, restituendo quella sensazione di presenza fisica e di calore che è cifra costante della pittura di Guttuso. Attraverso queste nature morte, l’artista celebra la bellezza semplice e potente della realtà mediterranea, trasformando frutti comuni in simboli universali di vitalità, passione e appartenenza.