Dimensioni:
60x120 cm.
"Scena di mercato campestra con pastori, animali e carri", olio su tela, firmato in basso a destra, entro cornice
Pietro Barucci fu uno dei più apprezzati pittori italiani del secondo Ottocento, noto per la sua intensa attività nel genere del paesaggio rurale e della scena popolare. Nato a Roma nel 1845, si formò all’Accademia di San Luca, dove entrò in contatto con l’ambiente pittorico naturalista e con la tradizione della scuola romana. Sin dagli esordi, mostrò una spiccata sensibilità per la resa del vero, concentrandosi sulla campagna laziale e sulla vita quotidiana delle classi contadine.
L'opera di Barucci si distingue per la fusione tra paesaggio e figura, rappresentati con grande vivacità narrativa e cura dei dettagli. Le sue tele spesso raffigurano mercati rurali, greggi, contadini al lavoro, feste popolari e momenti di vita agreste, con composizioni ampie e animate, immerse in una luce calda e avvolgente. Il suo stile, legato al verismo pittorico, si avvicina per temi e impostazione alla Scuola di Posillipo e ai macchiaioli toscani, pur mantenendo una voce autonoma e profondamente legata al territorio romano.
Espose regolarmente alle principali rassegne italiane, tra cui le Esposizioni Nazionali e le Promotrici, riscuotendo un ampio successo tra il pubblico e i collezionisti dell’epoca. Le sue opere sono oggi presenti in collezioni pubbliche e private, considerate preziose testimonianze del mondo rurale italiano a cavallo tra XIX e XX secolo. Barucci morì a Roma nel 1917, lasciando un corpus ampio e coerente che ne fa uno degli ultimi e più poetici interpreti della pittura naturalista italiana di fine secolo.