Michelangelo Merisi detto Caravaggio, copia da

"La Crocifissione di San Pietro", olio su tela.

Il dipinto presenta una delle scene più intense del Nuovo Testamento: il martirio di San Pietro, crocifisso a testa in giù secondo la tradizione, per sua espressa volontà di non emulare la morte di Cristo. Il momento rappresentato è quello dell’innalzamento della croce da parte di tre carnefici, colti nello sforzo fisico e immersi in un’atmosfera cupa e teatrale, dominata da un potente chiaroscuro. Questa tela è una copia coeva della celebre Crocifissione di San Pietro realizzata da Caravaggio nel 1601 per la Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo a Roma. La qualità dell’esecuzione, la fedeltà alla composizione originale e l’attenta resa luministica evidenziano una diretta conoscenza del prototipo e l’adesione profonda al linguaggio caravaggesco.
La scena è colta nel momento dello sforzo fisico degli aguzzini che issano la croce, enfatizzando la drammaticità dell’evento attraverso un uso sapiente del chiaroscuro. Questa copia coeva, di ottima qualità, riprende con fedeltà la composizione caravaggesca, restituendo la forza espressiva, il realismo e la tensione teatrale dell’originale.
La diffusione di copie sin dalla prima metà del Seicento testimonia l’impatto immediato e duraturo dell’opera, che contribuì a definire un nuovo canone espressivo nel panorama artistico romano e oltre.