Valutazione Pompeo Borra
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Biografia
Pompeo Borra (Milano, 28 gennaio 1898 – Milano, 15 novembre 1973) è stato uno dei principali esponenti della seconda generazione del movimento Novecento Italiano. Nato a Milano, Borra interruppe gli studi tecnici per dedicarsi all’arte, iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1916 partecipò volontario alla Prima Guerra Mondiale e, al termine del conflitto, si dedicò alla pittura in uno studio situato in via dell’Annunciata, sul Naviglio milanese, dove rimase fino al 1938. Il suo stile si sviluppò in un’ottica novecentista, oscillando tra realismo magico e pittura metafisica, con figure bidimensionali, volumi semplificati e atmosfere sospese nel tempo. Borra fu influenzato dal gruppo fondatore del Novecento, tra cui Anselmo Bucci, Gian Emilio Malerba, Piero Marussig, Ubaldo Oppi, Mario Sironi e Achille Funi, di cui nutriva profonda ammirazione.
Nel corso degli anni Venti, Borra partecipò a numerose mostre collettive, tra cui la XIV Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nel 1924 e la Quadriennale di Torino nel 1923. La sua opera suscitò l’interesse di Franz Roh, teorico del Realismo magico, che lo invitò alla mostra di arte italiana al Kunstverein di Lipsia nel 1928. Negli anni Trenta, dopo diversi soggiorni a Parigi, la sua pittura si fece sempre più astratta, con composizioni minimali e atmosfere rarefatte. Tra le sue opere più note figurano paesaggi, ritratti e nature morte, spesso firmati e presenti in collezioni pubbliche e private.
Oltre all’attività pittorica, Borra si dedicò all’insegnamento e divenne direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1970 al 1972. La sua produzione artistica è stata oggetto di numerose mostre e aste, con quotazioni che riflettono il suo ruolo di rilievo nel panorama dell’arte italiana del Novecento.
Nel corso degli anni Venti, Borra partecipò a numerose mostre collettive, tra cui la XIV Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nel 1924 e la Quadriennale di Torino nel 1923. La sua opera suscitò l’interesse di Franz Roh, teorico del Realismo magico, che lo invitò alla mostra di arte italiana al Kunstverein di Lipsia nel 1928. Negli anni Trenta, dopo diversi soggiorni a Parigi, la sua pittura si fece sempre più astratta, con composizioni minimali e atmosfere rarefatte. Tra le sue opere più note figurano paesaggi, ritratti e nature morte, spesso firmati e presenti in collezioni pubbliche e private.
Oltre all’attività pittorica, Borra si dedicò all’insegnamento e divenne direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1970 al 1972. La sua produzione artistica è stata oggetto di numerose mostre e aste, con quotazioni che riflettono il suo ruolo di rilievo nel panorama dell’arte italiana del Novecento.