Valutazione Emilia Zampetti Nava
Possiedi un'opera di Emilia Zampetti Nava da vendere? Richiedi una stima gratuita e confidenziale.Colasanti Casa d'Aste può assisterti attraverso l'intero processo di vendita all'asta dei beni in tuo possesso, per valorizzarli al massimo.
Biografia
Emilia Zampetti Nava nacque l'8 gennaio 1883 a Camerino. Dopo aver conseguito il diploma di maestra giardiniera nelle Marche, si trasferì a Roma nel 1900 per iscriversi all'Accademia di Belle Arti e alla Scuola Libera del Circolo Artistico Internazionale. Fu tra le prime artiste a frequentare questi corsi, entrando a far parte del gruppo "In arte libertas", che promuoveva un ritorno alla pittura dal vero, tra verismo e simbolismo. Si formò sotto la guida dei pittori Giuseppe Cellini e Camillo Innocenti e strinse amicizia con artisti come Duilio Cambellotti e Antonio Mancini, da cui trasse ispirazione.
Emilia espose regolarmente alle mostre della Società Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma dal 1907 al 1910, distinguendosi per i suoi ritratti e autoritratti caratterizzati da una materia pittorica vivace e una libertà cromatica, pur mantenendo legami con la tradizione realista ottocentesca. Nel 1912 sposò il pittore Ettore Nava, con cui condivise la vita artistica. La sua attività si estese anche a Buenos Aires, consolidando la sua presenza nel panorama artistico internazionale.
La sua produzione artistica si concentra principalmente su ritratti di familiari e amici, ma include anche nature morte e opere di tecnica mista. Emilia Zampetti Nava morì a Roma nel 1970, lasciando un'eredità significativa nel contesto della pittura italiana del primo Novecento.
Emilia espose regolarmente alle mostre della Società Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma dal 1907 al 1910, distinguendosi per i suoi ritratti e autoritratti caratterizzati da una materia pittorica vivace e una libertà cromatica, pur mantenendo legami con la tradizione realista ottocentesca. Nel 1912 sposò il pittore Ettore Nava, con cui condivise la vita artistica. La sua attività si estese anche a Buenos Aires, consolidando la sua presenza nel panorama artistico internazionale.
La sua produzione artistica si concentra principalmente su ritratti di familiari e amici, ma include anche nature morte e opere di tecnica mista. Emilia Zampetti Nava morì a Roma nel 1970, lasciando un'eredità significativa nel contesto della pittura italiana del primo Novecento.