Domenico Colao

Domenico Colao è stato un importante pittore italiano, nato a Monteleone Calabro (oggi Vibo Valentia) il 21 ottobre 1881 e scomparso a Roma il 13 dicembre 1943. Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Giovanni Fattori, Colao ha sviluppato uno stile figurativo profondamente influenzato dal maestro, caratterizzato da una visione poetica e realista della realtà. La sua produzione artistica spazia dai ritratti alle scene di genere, con una particolare attenzione ai temi rurali e popolari, come testimoniato da opere come 'Contadino' e 'Maternità'. Colao ha esposto in importanti rassegne nazionali, tra cui la Biennale di Venezia del 1926 e la Quadriennale Romana, dove ha presentato opere come 'Gli umili', 'Georgica' e 'Grano sull'aia'. Nel 1940 Corrado Alvaro curò la presentazione del catalogo della sua mostra alla Galleria Gian Ferrari di Milano, confermando la stima critica di cui godeva. Nel 1942 fu chiamato ad affrescare il salone centrale del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari per l'Esposizione Universale di Roma, realizzando 'Battitura del grano', unico esempio di pittura a fresco dell'artista. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Galleria Ricci Oddi di Piacenza e la Galleria Mussolini di Roma. Colao è stato professore onorario nelle Accademie di Belle Arti di Firenze, Napoli e Perugia, e la sua ultima partecipazione risale alla Quadriennale romana del 1943, dove espose anche un autoritratto. La sua arte, segnata da una profonda sensibilità verso la vita quotidiana e la tradizione contadina.